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mercoledì, Ottobre 30, 2024

L’Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam

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Giuliaaa“Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell’uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici un’eterna giovinezza. La vita umana non è altro che un gioco della follia. Il cuore ha sempre ragione.” – Erasmo da Rotterdam Si tratta di un’opera molto originale in cui, con toni ironici e nel contempo estremamente persuasivi, l’autore affronta l’insolito tema della Follia, per sostenere che essa sarebbe la vera dominatrice dell’intera civiltà ma anche dell’esistenza di ciascun uomo, sia egli un ecclesiastico o un laico, un saggio o un ignorante, un potente o un umile. La Follia, che viene allegoricamente rappresentata come una dea in vesti di donna, sarebbe infatti all’origine di ogni bene sia per l’umanità, sia per gli stessi dei che riceverebbero al pari dei mortali i suoi doni: “io, io sola sono a tutti prodiga di tutto”. Ciò vale in primo luogo per il dono della vita, considerato che nel momento in cui sia l’uomo che il dio si dedicano alla procreazione debbono necessariamente “abbandonarsi un poco a qualche leggerezza e follia”. Nessuno genera o è stato generato se non grazie all’ “ebbrezza gioiosa” della Follia. Dall’alto del suo podio, la Follia delinea così un quadro immortale dell’umanità, passando in rassegna tutti i vizi incarnati in varie categorie di persone e personaggi, non risparmiando né re né papi, con una satira feroce che colpisce ogni tempo. La follia, quindi, è la dominatrice dell’intera civiltà con le sue leggi e le sue usanze. Una follia che con le sue ali circonda ed abbraccia ogni genere di persona, laici o ecclesiastici, umili e potenti, ignoranti e sapienti. Una dea che nella sua schiettezza rappresenta tutti gli umani errori e tutte le umane debolezze. A mio parere un grande classico, degno di avere un posto privilegiato in tutte le librerie di ogni casa. Una lettura gradevole dai temi forti rivisitati con sarcasmo ed ironia, del resto Erasmo con questa sua opera è stato il catalizzatore della Riforma protestante. Un libro che non nasconde nulla, tutto è spiegato nero su bianco che stupisce e lascia sempre il lettore con il sorriso sulle labbra, ma nello stesso tempo ci fa riflettere con i suoi temi sempre attuali e applicabili alla società moderna. Erasmo, attraverso il suo scritto, ci invita a gettare uno sguardo alla demenza del mondo con occhi nuovi: nella consapevolezza che la realtà è quella che è, e, in fondo, ci sono sempre delle” ragioni” in quello che gli uomini fanno, per cui vale sempre la pena dare credito alla follia. Quella follia che, a dispetto di ogni ostacolo reale è pregiudizio, è voglia di vivere con pienezza e soprattutto di convivere nella tolleranza.

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