“Distesa sul divano, con le mani tra le ginocchia, Miriam fissava i mulinelli di neve che turbinavano fuori dalla finestra. Una volta Nana le aveva detto che ogni fiocco di neve era il sospiro di una donna infelice da qualche parte nel mondo. Che tutti i sospiri che si elevavano in cielo si raccoglievano a formare delle nubi, e poi si spezzavano in minuti frantumi, cadendo silenziosamente sulla gente.
-A ricordo di come soffrono le donne come noi- aveva detto.
– Di come sopportiamo in silenzio tutto ciò che ci cade addosso-“.
Mille splendidi soli è il titolo del secondo romanzo dello scrittore americano, di origini afgana Khaled Hosseini, non che autore del celebre romanzo, diventato bets sellers, “il cacciatore di aquiloni”. La trama del libro è complessa e appassionante, intreccia le vite di due persone, due donne, per essere più precisi, che conducono due esistenze completamente differenti, fino a quando non sono costrette a condividere lo stesso tetto e lo stesso uomo. Mariam è un “harami”, una bastarda, essendo una figlia illegittima del padre e della sua serva. Ha quindici anni e ha un desiderio, quello di andare ad Herat per conoscere un nuovo mondo e studiare, ma vive su una collina in una casa di legno dove aspetta con ansia che arrivi il giovedì per poter incontrare suo padre. Il giorno in cui suo padre le promette di portarla al cinema, non si presenta e allora Mariam si incammina verso Herat per andare da lui, ma viene bruscamente rifiutata. Tornata a casa trova la madre impiccata e per questo viene ospitata nell’abitazione del padre, che le trova un marito. L’uomo, Rashid, è un vedovo anziano che desidera avere un figlio e che Mariam è costretta a sposare. Laila invece è una bambina di nove anni che si trova a fare i conti con la morte dei fratelli andati in guerra contro i comunisti. La ragazzina giunta all’età di quattordici anni si innamora del suo amico Tariq, con cui ha un rapporto, pur sapendo che dopo qualche anno il giovane dovrà partire per la guerra civile. Anche il padre di Laila vuole partire per la guerra, ma la loro casa viene bombardata e la sua famiglia muore, mentre lei si salva grazie all’intervento di Mariam. Laila viene accolta in casa dallo stesso Rashid, già marito di Mariam, che decide di sposarla per avere quel figlio che la precedente moglie non gli è riuscita a dare. Laila però scopre di essere incinta di Tariq, che le hanno fatto credere morto. Alla nascita della bambina Rashid si comporta in maniera violenta, perché desiderava avere un figlio maschio, ed è solo a questo punto della storia che le vite delle due protagoniste si intrecciano veramente, poiché le due donne decidono di scappare per non dover sottostare al potere del loro marito, ma la fuga non riesce e Rashid riesce quasi ad uccidere Laila e la bambina. La trama di “Mille splendidi soli” di Khaled Hosseini si complica sempre di più con l’andare delle pagine, ci sono colpi di scena, violenze che si ripetono, speranze che si cercano dentro di sé e un coraggio che si evidenzia sempre con maggiore intensità fino alle ultime battute del libro. Una storia bellissima, emozionante, che fa amare con passione e soffrire. Leggendo si impara a conoscere una parte di mondo lontana dal nostro, una condizione femminile per noi difficile da comprendere, dove parlare per esprimere le proprie idee è proibito ad una donna , cosi come difendere i propri desideri e sogni. “Come l’ago della bussola segna il nord, così il dito accusatore dell’uomo segna sempre una donna a cui dare la colpa”, afferma l’autore, che ci fa vivere attraverso la scrittura, uno spaccato truce e violento, di un paese che sembra infinitamente lontano, ma che in realtà è molto vicino.