Si apprende delle dichiarazioni di don Michele Crociata, parroco di Castellammare del Golfo, il quale esorta don Luigi Ciotti ad occuparsi di fare il prete e non fare politica.
Si apprende delle dichiarazioni di don Michele Crociata, parroco di Castellammare del Golfo, il quale esorta don Luigi Ciotti ad occuparsi di fare il prete e non fare politica. Don Luigi Ciotti il fondatore del Gruppo Abele, ricordiamo le ragioni “sociali” delle sue “creature”: lotta alle disuguaglianze, all’illegalità e alle mafie cooperazione internazionale, in ragione di ciò farebbe politica. Chiediamo a Don Crociata, “Dio, tramite il figlio Gesù Cristo, non faceva il politico e politica?”. Alcuni esempi: la cacciata dei mercanti dal tempio, la condanna di ipocrisia ai farisei, quando salvò l’adultera dalla lapidazione. E’ chiaro che i vangeli siano impregnati di politica. Compito del pastore (i sacerdoti) portare le pecorelle all’ovile. E don Ciotti padre Alex Zanotelli (comboniano), padre Mario Pellegrino (comboniano di Marsala), con il loro esempio di amore lo fanno egregiamente. Don Michele avete la stessa missione, l’evangelizzazione, la strada che porta al raggiungimento di essa e alla grazia di Dio, è diversa, la meta identica non disperda le sue energie per querelle futili. Altro aspetto personale lo chiede chi scrive, da agnostico. Vittorio Alfieri