In Tv la trasmissione “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio, il quale è sempre oggetto di polemiche per il suo ingaggio alto, come se non se lo pagasse abbondantemente con gli introiti pubblicitari che la sua trasmissione garantisce a mamma Rai.Sempre a proposito di ingaggi e del parametro che li determina, ecco un aneddoto illuminante. Quando l’estate scorsa fu acquistato Cristiano Ronaldo, si gridò allo scandalo per lo stipendio che gli fu riconosciuto (32 milioni di euro all’anno). Un amico, impiegato, sull’argomento disse testualmente: “Quando 60.000 persone verranno a guardarmi mentre faccio le fotocopie una volta la settimana, guadagnerò anche io altrettanto”, che dirgli: chapeau! Comunque, ospiti della trasmissione “Che tempo che fa” due icone della musica italiana del dopoguerra e apparse sulla palcoscenico musicale negli anni sessanta durante il boom economico, Raffaella Carrà e Gino Paoli. Due personaggi che hanno cambiato il costume italiano. Raffaella con i suoi balletti e la sua risata contagiosa. Gino con le sue storie amorose “non convenzionali” per quella stagione. Li accomuna la bravura e la capacità di restare in scena ancora tutt’oggi. Mamma Rai, Raffaella Carrà, Gino Paoli, elementi della nostra storia culturale e di costume nel secondo dopoguerra. Ma soprattutto Mamma Rai, storia della nostra nazione, ricordiamolo, e a chi vorrebbe privatizzarla, diciamo che non si privatizza la storia, la storia è pubblica, come lo sono L’ultima cena di Leonardo, il Colosseo o la Reggia di Caserta. Vittorio Alfieri