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sabato, Novembre 23, 2024

Il 25 Aprile, non una festa, ma una ricorrenza da onorare

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2liberazione-25-aprileCi sarebbe da chiedersi perché il 25 aprile, a distanza di 74 anni, sia sempre divisivo! Come se i nostri cugini di oltralpe fossero nostalgici della Repubblica di Vichy e noi tutt’ora della Repubblica Sociale Italiana… Eppure forse qualcuno lo è, se c’è ancora in Italia, secondo un sondaggio, 1 italiano su 4 che ritiene il 25 aprile una data da abolire dalla nostra memoria storica. Potrebbe passare inosservato chi su Facebook sostiene che il 25 aprile sia “la giornata”, non “la festa”, la festa del carciofo e della salsiccia arrostita. Di meno, molto meno, che il consiglio comunale di Marsala decida a maggioranza, in una riunione dei capigruppo consiliari a Palazzo VII Aprile, che l’ANPI ( Associazione nazionale partigiani italiani) non debba avere una sede nello stesso palazzo. Partigiani facenti parte della Resistenza, diretta dal CLN (Comitato Liberazione Nazionale) composto da: partito comunista, partito socialista italiano unità proletaria, partito democratico del lavoro , Democrazia Cristiana, partito liberale, partito di Azione, i primi tre di sinistra i secondi tre di destra, che ci liberò dall’occupazione nazifascista. Combattuta da tutti, TUTTI. Ma i capigruppo che hanno votato no all’assegnazione della sede ANPI a Palazzo VII Aprile, lo sanno? Il primo posto sul podio comunque, con enorme distacco, spetta all’attuale ministro degli interni, che ha pensato bene di andare a Corleone nella ricorrenza citata, per poi proseguire nella campagna elettorale per il rinnovo del parlamento europeo, potendola fare tranquillamente il 26, 27, 28 aprile, il primo maggio no, è la festa dei lavoratori, lui conosce il lavoro? Sostenendo inoltre che il 25 aprile sia un derby tra comunisti e fascisti. Preme ricordare agli utenti di Facebook, della festa del carciofo e salsiccia arrostita, ai capigruppo consiliari contrari all’assegnazione di una sede all’ANPI in Palazzo VII Aprile, al ministro degli interni, che di tutto questo devono ringraziare anche e soprattutto ciò che accadde il 25 aprile 1945.   Vittorio Alfieri

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