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venerdì, Novembre 22, 2024

Governo: meglio una Bellanova oggi che un Capezzone domani

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2bellanovaSiamo alle solite. Una donna viene criticata da un personaggio (?) pubblico, con l’aggravante di essere un’esponente del ceto politico nostrano. La signora è Teresa Bellanova, neo ministra dell’agricoltura, il signore, sicuramente non lo è stato in questa circostanza, quantomeno nell’accezione di persona educata e raffinata, a maggior ragione se trattasi di componente della classe politica ed ex deputato della repubblica, è Daniele Capezzone. L’incipit dell’articolo farebbe pensare: perché una donna non può essere criticata? Raccontiamo il “vulnus” della critica. Non si tratta della sua attività politica, di sindacalista, d’incompetenza rispetto al ruolo per cui ha giurato dinnanzi al presidente della repubblica italiana nei giorni scorsi. Bensì, udite udite, per il suo outfit, mise, look, nell’epoca del prima gli italiani, in italiano, abbigliamento. Il signor Capezzone nell’epoca del tweet, lo ha fatto accludendo una foto della signora (in tutti i significati positivi contemporanei), in occasione del giuramento del nuovo governo, con la didascalia : Carnevale? Halloween? La foto, per chi non l’ha vista, rende l’idea aberrante del Capezzone. Sinceramente non si ricorda della sua ironia, sull’abbigliamento del suo ex mentore politico, Pannella o dell’attuale, Berlusconi. Teresa Bellanova è stata molto educata e raffinata nella sua risposta. Ha utilizzato lo stesso mezzo comunicativo e al suo primo giorno di lavoro, ha twittato con foto acclusa:  <<oggi sono a pois, visto che il blu di ieri ha elettrizzato molti>> aggiungendo #vestocomevoglio, in un tweet precedente << la vera eleganza è rispettare il proprio stato dell’animo>>. Chapeau. E se l’infelice tweet nascondasse altro? Ossia sessismo, classismo( eh si, Capezzone è figlio della Roma bene, la Bellanova ex bracciante dell’agricoltura) o peggio ancora, bodyshaming? In ogni caso siamo alle solite. Due note a margine, ma non marginali: il presidente del nascente governo giallorosso poteva perlomeno proporre 11 ministre, su 21. L’ altra è la solidarietà a Daniele Capezzone che avrebbe ricevuto minacce di morte.                     

Vittorio Alfieri

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