A terra. Una nazione che lo è letteralmente, quasi totalmente, da risollevare. È a terra la compagnia aerea Air Italy, ex e meglio conosciuta Meridiana. Meridiana, società ex Alisarda, fondata dal magnate Aga Khan IV. L’azienda nacque nel 1963 per collegare la terra ferma con il lembo di terra sarda della costa Smeralda. L’Imam, naturalizzato britannico, fece diventare il territorio, luogo di ritrovo del jet set internazionale e del costume nostrano. Oggi, ironia della sorte, l’impresa due anni fa cambiava la livrea, appunto con la nuova Air Italy. Essa è stata messa in liquidazione nei giorni scorsi e dal 25 prossimo c.m. a terra probabilmente definitivamente, a meno di un miracolo dell’ultima ora. 1450 dipendenti, 1000 con sede a Milano Malpensa, 450 in Gallura. 1450 famiglie. Sempre nello stesso settore l’annosa crisi della nostra compagnia Alitalia. Recentemente ha ricevuto 600 milioni di euro nel 2017, poi diventati 900. Compagnia protagonista di un famoso referendum, che avrebbe dovuto risolvere la crisi, non fu così, il referendum bocciò l’accordo sindacati-proprietà. 11.600 dipendenti in attesa di giudizio per un’impresa commissariata. Le società interessate, Delta, Atlantia, Ferrovie dello Stato non hanno trovato un accordo, Lufthansa è titubante. Il governo nel bilancio per il 2020 ha stanziato 400 milioni di euro, totale 1,3 miliardi di euro, in attesa di un altro miracolo, dovrebbe essere più fattibile. A terra il ponte Morandi di Genova, dopo la tragedia del 14 agosto 2018. Diciotto piloni “gettati”, 550 metri già visibili dei 1067 Mt complessivi, questo miracolo si avvia a compimento. A terra per la comunità marsalese è l’aeroporto Vincenzo Florio, la nomina presidente Airgest dell’imprenditore Salvatore Ombra, in nomen omen, in attesa di miracolo del Salvatore. Tutti i miracoli auspicati necessitano di soldi, altrimenti, tutti a terra. Vittorio Alfieri