“Non dirmi quanto duro lavori, dimmi ciò che hai realizzato”. Parto da una citazione di James Ling che a me dice tanto. Mio padre ne aveva fatto il suo mantra questa frase campeggiava dietro la sua scrivania, chi entrava nella sua stanza non poteva non leggerla, e per tutti noi rappresentava e rappresenta un monito a guardare sempre e comunque agli obiettivi prima ancora che ai percorsi da seguire. Ecco la replica che oggi mi è stata indirizzata da parte dell’amministrazione comunale di Marsala. Parte esattamente dalla prospettiva opposta. Colgo il piglio di permalosità, lo scatto di orgoglio alla mia trasparente segnalazione ma non leggo nulla di concreto in merito al raggiungimento dell’obiettivo. Non discuto che siano stati rivolti vibranti solleciti e che più volte sia stato intimato all’Alitalia di ottemperare agli impegni assunti. Ma è evidente che ciò non sia stato sufficiente. In una partita di calcio non si giudicano solo le azioni di gioco bensì i goal segnati. E io qui non vedo nulla. Anzi vedo due mancati goal. Il primo riguardante Blue air, che in quanto rinunciatario della gara avrebbe fatto scattare la escussione della fideiussione. Se non si fossero lasciati scadere i termini… Il secondo con Alitalia. Se i solleciti non hanno prodotto alcun effetto evidentemente sarebbe stato necessario assumere una posizione più rigida per giungere alla sottoscrizione, ricorrendo ove necessario ad azioni legali, o anche qui alla escussione della fideiussione versata. Invece, ancora una volta, e mi spiace nel profondo doverlo ammettere, ci troviamo di fronte una pubblica amministrazione che si perde nei meandri della burocrazia senza raggiungere l’obiettivo primario che è quello del FARE, non del pensare di fare o del cercare di fare. E questo non è corretto innanzi tutto nei confronti della collettività verso cui si è assunto un impegno e che ha bisogno a tutti i livelli di risposte concrete. Oggi ci troviamo a gestire un’emergenza che in presenza di un contratto firmato con Alitalia avrebbe assunto connotati diversi. Non ci saremmo trovati voli cancellati ed avremmo avuto ulteriori voli operativi. So che non è il momento della polemica ma trovo indispensabile fare chiarezza nell’interesse del nostro aeroporto ma soprattutto nell’interesse dei miei concittadini, troppe volte annebbiati da mezze verità tra finte maggioranza e pretestuose opposizioni. Oggi è il momento delle responsabilità, non delle giustificazioni. È il momento di dimostrare ciò che siamo capaci di realizzare non perdendo mai di vista l’orizzonte. Nessuno ne abbia a male ma è del tutto inutile perdersi in sterili polemiche peraltro poco conducenti, ma cerchiamo semmai con modestia ed operatività un confronto costruttivo foriero di soluzioni. Almeno così io sono stato abituato… “Non dirmi quanto duro lavori, dimmi ciò che hai realizzato”. Salvatore Ombra