“C’è il rischio che tanti pazienti con patologie diverse dal coronavirus rimangano a casa per paura del contagio, rischiando di morire o di ritardare una diagnosi il cui rinvio può essere nefasto”.
“C’è il rischio che tanti pazienti con patologie diverse dal coronavirus rimangano a casa per paura del contagio, rischiando di morire o di ritardare una diagnosi il cui rinvio può essere nefasto”. È quanto scrive il sindaco Alberto Di Girolamo per rappresentare il grave danno che rischia di subire Marsala per la mancanza del Pronto Soccorso al “Paolo Borsellino”, ora trasformato in Ospedale Covid-19. La nota inviata ieri all’Asp Trapani e al Direttore sanitario del locale Presidio ospedaliero, è stata anche recapitata al Governo Regionale e al competente Assessorato alla Salute, nonché al Prefetto di Trapani e alla Protezione Civile regionale. “Fin dall’inizio dell’emergenza, si legge nella nota, ho sostenuto l’importanza di scegliere un unico ospedale covid, tenuto conto dei rischi che si corrono avendo pazienti con virus in più presidi. Ma questo non può penalizzare il territorio con riguardo alle altre patologie che continuano ad esserci”. E questo lo scrive chiaramente ancora il sindaco: “Un’utenza di quasi 100 mila residenti tra Marsala e Petrosino deve assolutamente avere un Pronto Soccorso no-covid. Da lì, i pazienti che arrivano con urgenze – se necessitano di ricovero – potranno essere trasferiti in altri Ospedali della Provincia, secondo il giudizio dei medici e servendosi di altre ambulanze per evitare eventuali contagi “. Alla nota, del sindaco Alberto Di Girolamo, stamattina ha in parte risposto l’Asp attraverso un comunicato stampa, il cui passaggio – riguardo la questione del Pronto Soccorso di Marsala – qui si riporta: “Siamo in piena emergenza e tutti siamo chiamati a fare sacrifici e ad essere solidali, ma abbiamo comunque pensato anche a non creare molti disagi. Per garantire l’assistenza ai cittadini del comprensorio, all’interno all’ospedale è stata individuata un’area di emergenza straordinaria in grado di far fronte alle prime necessità, dopo le quali i pazienti saranno trasferiti in altre strutture”. Se questo dell’Asp può essere considerato un tiepido venire incontro alle richieste del sindaco Di Girolamo, lo stesso monitorerà costantemente la funzionalità dell’area di emergenza individuata dall’Asp e dell’intera struttura sanitaria.