Futura. Chissà, chissà domani, su che cosa metteremo le mani… È l’inizio della prima strofa della canzone del cantautore bolognese Lucio Dalla, scomparso a 69 anni. La canzone è del 1980, il cantante asserì di averla scritta al checkpoint Charlie, posto di blocco tre Berlino est e ovest a pochi metri dal muro, durante la guerra fredda. Una canzone di speranza nel futuro tra due partner che si amano nonostante l’ostacolo di cemento e nell’attesa che termini il conflitto tra Est e Ovest, che il loro amore manifesterà in un figlio, “e se è una femmina si chiamerà Futura”, lo sarà anche per i rivali. Chissà domani che inizierà la fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Le polemiche sul dpcm del 26 aprile scorso non si sono fatte attendere. La regola che più ha suscitato critiche e ilarità è sancita dal sostantivo maschile “congiunto”. Nella settimana che volge al tramonto, l’ufficio stampa del presidente del consiglio ha chiarito che per congiunti si intendono fino al sesto grado di parentela (figli di cugini) quarto grado per gli affini (cugini del coniuge), nei congiunti sono contemplati gli “affetti stabili”, ossia partner, unioni civili, conviventi. Quindi non rientrano gli amici e questo è motivo di conflittualità perché è sicuramente oggettivo che per ognuno è preferibile un amico ad un parente o affine di quarto grado. La “ratio” del provvedimento è per altre due settimane di limitare i contatti. Possono rientrare in Sicilia gli studenti e i lavoratori fuori sede, dovranno osservare quarantena ed effettuare il tampone alla fine della stessa, prima di tutto va compilata una dichiarazione di rientro sul sito della regione, www.siciliacoronavirus.it. Concittadini, si è fatto 30, facciamo 31.
Vittorio Alfieri