Annuntio vobis gaudium magnum, habemus praescriptum. Deo gratias e regolamento sul garante fu. La norma non è immediatamente esecutiva, il presidente del consiglio ha dichiarato che farà il possibile perché lo diventi, sperando che prima della fine della consiliatura la città abbia il garante. Sono trascorsi 570 giorni dal consiglio comunale di Marsala aperto per la giornata mondiale sulla disabilità. Fu auspicato che venisse approvato entro Natale, era il 3 dicembre 2018, ci furono critiche del sottoscritto, si noto’ che il consiglio per quattro quinti fu unito e compatto nel rimandare al mittente le critiche, perché a loro avviso il tema disabilità non ha colore politico. Ma il tempo è galantuomo e già a stretto giro di posta, nella manovrina di fine anno all’ARS, il governo Musumeci tagliò 2,6 milioni di € delle risorse destinate al fondo sui disabili. Obiettarono “non abbiamo potere decisionale”, è assolutamente vero, ma di “moral suasion” si, non si ricorda operato in tal senso, solo silenzio, ed esso diventa assenso. Il 25 giugno 2020 il regolamento è approvato, il passaggio che più ha suscitato polemiche era a chi spettasse individuare il garante, consiglio comunale o sindaco. Si ricorda un intervento del sindaco che asseriva, “l’importante è farlo”, facendo capire che entrambi gli organi, sindaco e consiglio comunale, sono pro tempore. Adesso, leggendo la norma, il garante viene eletto dal consiglio e quindi si è finalmente chiarita la competenza. La figura del garante fu inserita nello statuto comunale perché considerato istituto di partecipazione. Si nutre qualche dubbio se il garante debba essere eletto dal consiglio comunale e non nominato dal sindaco come competenza residuale. Non sia mai che un giurista civile, perché sarebbe paradossale, impugnasse il provvedimento presso la giustizia amministrativa per tale ragione e sarebbe allucinante se l’istanza venisse accolta.
Vittorio Alfieri