Vergogna, Vergogna, Vergogna. Lo sconforto prende il sopravvento. Apprendiamo l’abominio del furto della sedia a rotelle di Giusy Barraco. Il sottoscitto conobbe Giusy ad un concerto al teatro Impero, lei è petrosilena, e già questo la dice lunga sulla sua essenza. Posti accanto, il suo sorriso, la sua voglia di vivere, la sua solarità mi conquistarono, rimasi molto contento di quell’incontro, cercai di regalarle un sorriso…nella mia deficienza le chiesi se fosse impegnata, lei con affabilità e grazia mi disse sì, ma dai suoi occhi capii che avesse compreso le mie intenzioni, vidi suo marito, ogni gesto parlava d’amore. Diventammo amici sui social e scoprii ulteriormente la sua meravigliosa voglia di esistenza, praticava nuoto a livello agonistico, e ballerina. Insomma, il desiderio di vivere a pieno titolo la sua condizione era ed è contagioso. Ci siamo sentiti, mi ha raccontato che quella rubata è la stessa carrozzina con cui si è sposata, dal furto ha subito danni di ogni ordine e grado. Lo sconforto è notevole, ma Giusy è una guerriera e continuerà a lottare ,personalmente mi ha dato un’altra lezione di esistenza. Giusy, donna meravigliosa, resisti, frase abusata e banale, “non mollare”! Vittorio Alfieri