Riflessione su due sentimenti che dalla notte dei tempi probabilmente interrogano il genere umano: felicità e gioia. Premessa, sono concetti soprattutto individuali. Personali come l’etica, che valuta ciò che è bene o male. Quest’ultima decide e indaga i comportamenti umani, virtù e vizi, giusto o sbagliato, giustizia ed ingiustizia criminale. Parzialmente diversa dalla “teoria dei valori”, l’Assiologia che la distingue dall’etica nel “giudizio” tra ciò che legale o illegale. Si fa un esempio a tal proposito che il belpaese conosce, soprattutto i nativi da metà anni settanta in giù. Nel 1992 ci fu una operazione finanziaria effettuata da George Soros che portò le monete sterlina e lira all’uscita dallo SME (Sistema Monetario Europeo). La svalutazione nel nostro caso fu del 30%, la conseguenza fu perdita del potere di acquisto per due nazioni. Per l’Assiologia immorale ,per una componente dell’etica no, era legale. Soros l’ha sempre affermato e ribadito, lo ritiene e lo ritenne corretto, ed è lo stesso uomo straricco che ha donato 10 miliardi di € del suo patrimonio. Su i due sentimenti, la felicità lo è forse quando per noi tutti i desideri sono soddisfatti, se ciò non accade è gioia, in relazione ad un evento, argomento, aspettativa. Nota sulla riflessione ironica, non saranno mai felici i bianconeri, perché la loro squadra del cuore, la zebra, non vincerà mai più la Champions League. Concittadini, il 2020 per la maggioranza bulgara non è stato gioioso né tantomeno felice. Vittorio Alfieri