La diarchia. Dal greco dìs “doppio” e arché “comando”. Si intende un sistema di governo in cui due persone, o due soggetti giuridici, esercitano lo stesso potere – in genere il potere esecutivo – con pari dignità e autorità. In tutta la storia sono state molte, però non sempre con esiti positivi per le popolazioni soggette a questa forma di governo. I diarchi, infatti, erano in genere espressione di fazioni o famiglie potenti che cercavano di prevalere l’uno sull’altro con la concreta possibilità di generare una guerra civile. Ancor prima della fondazione di Roma, Plutarco narra che una lite tra i gemelli Romolo e Remo portò alla morte di quest’ultimo e mise fine alla diarchia dei discendenti di Enea e portò alla nascita della attuale capitale d’Italia. Ma dopo poco ,Romolo si unì a Tito Tazio – sovrano della regione a nord dell’urbe – come conseguenza al famoso “ratto” delle sabine. Il termine è tornato alle cronache quando l’ex due volte presidente del consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato che questa forma di convivenza all’interno del M5S fosse impossibile con il garante Beppe Grillo. All’avvento dell’esecutivo giallorosso e di una buona gestione iniziale della pandemia, nacque una triarchia Grillo-D.Casaleggio-Conte. È durata poco più di un anno, il giugno scorso l’erede del co-fondatore ha lasciato gli altri due. I pontieri si sono mesi al lavoro per sanare la frattura tra i due. Ufficialmente il tentativo ha sortito effetto, una foto postata da Grillo testimonia la pace avvenuta tra loro già definita il “patto della spigola”. A breve il voto sul nuovo statuto. In una accezione forzata, o forse no, nell’era pandemica stanno convivendo i fautori del vaccino e i contrari, praticamente scienza sì o no. Un filosofo, teologo, vescovo e santo cattolico Agostino da Ippona affermò che la scienza non esclude Dio, anzi : “Se la scienza è conoscenza delle cose temporali, la sapienza è conoscenza delle cose eterne. Ambedue, però, sono rivelate in pienezza in Cristo, nostra scienza e nostra sapienza”. Per debellare il virus è auspicabile che la popolazione sia coperta dal farmaco nella misura dell’85%, considerando che in sei milioni e mezzo circa sono gli under 12 a cui è proibita la profilassi, necessita raggiungerla in 50 milioni e mezzo. I cattolici dubbiosi leggano il santo filosofo, potrebbe ‘illuminarli”. E Diarchia fu. Ironizzando, ai “poster” l’ardua sentenza… se avrà successo.
Vittorio Alfieri