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giovedì, Ottobre 31, 2024

Dei e demoni nelle nostre vite, da Eraclito ad oggi e forse per sempre

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22 BAV PASOLINI-U43060584597655ueB-U3150853351724gVG-656x492Corriere-Web-SezioniEthos Anthropoi Daimon. Il carattere crea il tuo destino oppure il demone è il tuo destino, il concetto filosofico  fu espresso da Eraclito l’oscuro. Nella cultura greca religiosa politeista, il demone è una figura intermedia tra l’essere umano e la divinità. Nella cultura italiana del ventesimo secolo il pensiero lo ha espresso Pier Paolo Pasolini, il 2 novembre scorso sono stati 46 anni senza il suo genio. Divinità intellettuale, fu poeta, drammaturgo, regista scrittore sceneggiatore e attore. Strepitoso l’episodio la Ricotta nel film sceneggiato e diretto a quattro mani Ro.Go.Pa.G dalle iniziali dei cognomi di, ROssellini GOdard  PAsolini e Gregoretti, per il quale fu condannato per vilipendio alla religione. Da persona, il suo impegno politico ed il rapporto con la sua omosessualità determinarono il suo destino. Attenendosi alla verità giudiziaria fu ucciso da Giuseppe Pelosi, adescato per prestazioni sessuali a pagamento, la ribellione del giovane ne causò la morte. I misteri restano e da subito furono espressi, una di quelle voci fu di Oriana Fallaci che, nell’immediatezza, parlò di omicidio fascista. Nella classe politica nostrana del dopoguerra un esponente notevole fu Giulio Andreotti, una santità nel suo genere e pertinente per la sua fede perché cattolico praticante, andava a messa ogni giorno. Un “Dio” negli incarichi istituzionali. Sette volte Presidente del Consiglio dei ministri, in sette occasioni e ripetutamente ministro di dicasteri diversi. Deputato ininterrottamente per 45 anni, dal 1991 senatore a vita. Membro dell’assemblea costituente e Presidente del consiglio europeo. Un curriculum vitae da divo terreno, finanche celestiale. Sull’uomo pende la prescrizione fino al 1980 per il reato di “associazione a delinquere di stampo mafioso”. Senatrice a vita per meriti -altissimi- fu Rita Levi Montalcini .«Una piccola signora dalla volontà indomita e dal piglio di principessa». Pensiero del chimico sopravvissuto ad Auschwitz che fu suo grande amico e la conosceva benissimo, c’era stima e affetto reciproco, infatti il suo desiderio tenace la condusse in anni difficili per l’emancipazione femminile a diventare neurologa e ricercatrice, nel 1986 premio Nobel per la medicina. La motivazione del premio: con le sue ricerche aveva scoperto e divulgato il fattore di accrescimento della fibra nervosa. La conoscenza il suo dèmone la fece diventare una “dea pagana”. Ethos Anthropoi Daimon per il potere intellettuale, politico e scientifico.

Vittorio Alfieri

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