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mercoledì, Ottobre 30, 2024

In Sicilia arriva il “cuore in 3D”: è il primo nel Sud Italia

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Più del 5% della popolazione soffre di anomalie nel battito cardiaco come fibrillazione atriale e tachicardia ventricolare: grazie all’innovativo mappaggio è possibile tracciarle e intervenire per tempo

L’Ospedale Arnas Civico di Palermo è il primo nel Sud Italia, e tra i primi in Italia, ad adottare una tecnologia rivoluzionaria che, mediante la visualizzazione 3D delle strutture del cuore e una nuova modalità di registrazione del segnale cardiaco, sta contribuendo a realizzare un importante passo in avanti nella diagnosi e nel trattamento delle aritmie cardiache complesse. “Negli ultimi decenni le aritmie sono diventate tra i più rilevanti problemi di salute pubblica dei paesi occidentali, arrivando a colpire più del 5% della popolazione” – spiega Giuseppe Sgarito, responsabile del Laboratorio di Elettrofisiologia dell’Ospedale Arnas Civico di Palermo e presidente regionale Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione (AIAC) – “Il nostro Centro, quale polo aritmologico di riferimento regionale, adotta da tempo soluzioni tecnologiche innovative al fine di mappare e trattare in maniera efficace e sicura le anomalie del battito del cuore.”  L’EnSite™ X EP System di Abbott permette di realizzare un modello anatomico tridimensionale del cuore consentendo la visualizzazione in tempo reale dell’attività elettrica e di utilizzare una nuova modalità di lettura del segnale cardiaco, il Mappaggio Onnipolare, per riprodurre con esattezza l’attività elettrica del paziente senza che questa informazione sia impattata da fattori esterni. Si tratta di un sistema rivoluzionario per il mappaggio 3D che offre delle prospettive nuove, finora mai esplorate, e che rappresenta dunque un importante progresso nella diagnosi clinica e nel trattamento delle aritmie cardiache. “Il reparto di cardiologia dell’Ospedale Arnas Civico di Palermo” – continua il dott. Sgarito – “è fra i primi centri in Italia e tra i pochi in Europa ad aver seguito la fase di lancio e le prime esperienze di utilizzo di questo nuovo sistema di mappaggio virtuale che si contraddistingue soprattutto per l’elevata accuratezza negli interventi di ablazione delle aritmie complesse, come ad esempio la Fibrillazione Atriale e la Tachicardia Ventricolare. Si tratta in sostanza di una ricostruzione computerizzata dell’anatomia del cuore in grado di creare in modo veloce e preciso mappe ad altissima densità che consentono di individuare percorsi di cura personalizzati per i pazienti.”  L’EnSite X, in combinazione con cateteri mappanti ad alta densità, consente inoltre di ottenere informazioni finora non disponibili su un sistema di mappaggio 3D: tramite questa tecnologia, infatti, l’elettrofisiologo può conoscere la velocità di conduzione all’interno della camera cardiaca del paziente e sapere con esattezza la direzione di attivazione elettrica. Si tratta di informazioni cruciali per conoscere con precisione le aree più critiche da trattare nelle aritmie complesse. “Grazie a questa tecnologia, di cui siamo precursori in Italia, oggi possiamo visualizzare una mappa tridimensionale ad alta risoluzione del cuore e avere informazioni in tempo reale sulle aree responsabili dell’aritmia, migliorando la qualità e la durata delle procedure di ablazione con un tasso di successo più elevato a beneficio dei pazienti” – aggiunge Sergio Conti che, insieme ai dottori Gregory Dendramis, Umberto Giordano e Vito Pinto, completa l’equipe del Laboratorio di Elettrofisiologia della UOC Cardiologia, attualmente diretta da Francesco Talarico. “Una conferma del costante impegno del nostro Centro nell’erogare prestazioni innovative ad alta specializzazione su pazienti complessi con problemi cardio-vascolari e affetti da patologie ad alto impatto clinico e sociale” – conclude il direttore generale dell’Arnas Civico di Palermo, Roberto Colletti. Il trattamento ablativo delle aritmie cardiache, complesse e non, è in costante crescita negli ultimi anni. In Italia, ogni anno, vengono eseguiti circa 20.000 interventi di ablazione, di cui quasi un migliaio in Sicilia. Disporre di una tecnologia precisa e all’avanguardia è dunque fondamentale per ottenere risultati solidi e riproducibili.

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