La zona gialla in Sicilia è prevista per il 3 gennaio. Ma il governo regionale pensa di anticiparla alla vigilia di Capodanno, obbligando a un test del tampone chi rientra dall’estero e da regioni gialle o arancioni, portando in lockdown i comuni con più contagi e potenziando i drive in per i tamponi e gli hub per i vaccini.
Per le 18 di oggi è convocato il Comitato Tecnico Scientifico regionale. L’assessore alla Salute Ruggero Razza annuncia che arriveranno provvedimenti, anche se per ora toccheranno sicuramente soltanto il potenziamento del contact tracing. Che si può effettuare attraverso provvedimenti amministrativi, senza far scendere in campo le ordinanze regionali. Il governo di Musumeci ragiona anche intorno all’ipotesi di premiare i comuni in cui si fanno più terze dosi per varare le restrizioni. Mentre dove i contagi settimanali supereranno quota 250 su centomila scatteranno le zone rosse o arancioni. Con l’obiettivo di incentivare il ricorso al booster. «Ci troviamo ad avere una crescita importante dei contagi come in ogni parte d’Italia. Abbiamo disposto di dare a tutti i drive-in un numero adeguato di biologi per poter rafforzare l’attività, quindi raddoppiare il numero dei drive-in in tutta la Sicilia, potendo così destinare i medici impegnati nell’emergenza alle visite domiciliari e alla somministrazione dei vaccini domiciliari. Dobbiamo prepararci ad accogliere a domicilio tantissime persone perché, come i bollettini recitano giornalmente, la gran parte di questi soggetti è asintomatica, ma comunque isolata a domicilio» ha concluso l’assessore Razza.