Scheletro nell’armadio. Si tratta di una bugia, una menzogna, una malefatta. Un silenzio forzato, un torto commesso, un tradimento celato o un comportamento bizzarro: non si salva nessuno, tutti lo abbiamo, si indaga su quale sia il suo significato. L’espressione è usata per indicare un episodio o un fatto commesso, che può imbarazzare o compromettere l’immagine che diamo al resto del mondo. Nel segreto della nostra anima, all’infuori da ogni sospetto, è custodito gelosamente. Possederlo non è circostanza da trascurare, da non considerare: nel bene o nel male egli è un guardiano. Questo oscuro sorvegliante in qualche modo ci dà sempre l’impressione di proteggerci. Custodisce così bene il suo segreto che a volte fa paura anche a noi. Ovviamente non tutti gli scheletri nell’armadio sono identici. Anche la martoriata Ucraina ne ha uno ed è S.Bandera, politico molto controverso, eroe per gli ucraini perché li emancipò dai russi, per questi ultimi invece un nazista per la sua collaborazione con il Terzo Reich. La classe politica ucraina di maggioranza, quella con a capo di Zelensky, si è affrancata dalla sua figura e in parlamento ha rifiutato la proposta di insignire Bandera dell’onorificenza quale “Eroe Ucraino”. Putin come ex appartenente al KGB gli scheletri nell’armadio li ha per antonomasia. Sarei curioso di conoscere l’ossatura nascosta dei parlamentari nazionali che non hanno voluto presenziare all’intervento di Zelensky. F.Forciniti si è superato ritenendolo un comizio. A Marsala probabilmente l’ex assessore M. Gandolfo pensa che gli scheletri nell’armadio li detenga il primo cittadino, uno si è palesato nella d.ssa Piraino organica al movimento Liberi e nominata in giunta con una delega importante: affari sociali e famiglia. Altri scheletri li vogliono svelare i dissidenti della maggioranza delusi dall’azione di governo di M. Grillo. L’esenzione non è contemplata, ma eliminandolo lo “scheletro nell’armadio” può essere catartico.
Vittorio Alfieri