“Indimenticabile la presenza quasi giornaliera del giudice Paolo Borsellino, cliente affezionato”
Nata da quella che prima era una stalla, e poi una taverna, la Trattoria Garibaldi – primo ristorante della città di Marsala – compie 60 anni di attività.
Un cammino lungo e ricco di conquiste, di episodi legati alla storia locale, aneddoti e ricordi, per un locale che ha una specifica particolarità: è sempre stato gestito in ambito familiare, da zio e nipote.
I titolari, soci da sette anni, sono Onofrio Francesco Arco e Giuseppe Sciacca; il primo vi lavora da ben 43 anni, e il secondo, prima di diventarne titolare, ha mosso i suoi primi passi a 17 anni per la stagione estiva, riprendendo al termine della scuola, per una seconda stagione estiva, fino ad avvicinarsi definitivamente, inizialmente da cameriere e poi da proprietario.
Alla Trattoria Garibaldi, nel cuore del centro storico cittadino, hanno pranzato e cenato volti noti della tv e dello spettacolo: da Johnny Dorelli a Mike Bongiorno, da Katia Ricciarelli a Claudio Baglioni, da Teo Mammuccari a Gianluca Grignani, da Catena Fiorello a Stefania Auci a Gilberto Gil, ex Ministro della Cultura del Brasile. Ad apprezzare la sua cucina tipica marsalese, però, non sono stati solo i personaggi noti del ‘jet set’; molti professionisti locali sono stati clienti affezionati e lo sono tuttora da generazioni e, negli anni in cui era Procuratore di Marsala, il giudice Paolo Borsellino andava a pranzare alla Trattoria pressoché tutti i giorni.
“Indimenticabile la sua presenza, sia da solo, che con la moglie, che con la scorta e il pool – dice Onofrio Arco – come indimenticabile erano la sua semplicità a tavola e le sue abitudini e i piatti preferiti: olive, formaggio, sarde, e mezzo spaghetto al pomodoro”.
Tra le figure di rilievo, anche quella di “Nanni” Barracco, che fu Pretore a Marsala. “Il suo era il tavolo numero 3, e per due mesi, dopo la sua scomparsa, nessuno vi ha più preso posto. Lo abbiamo tenuto riservato”.
Da circa vent’anni, la Trattoria Garibaldi, allestisce i tavoli anche all’aperto durante la stagione estiva, in uno scenario di grande suggestione particolarmente apprezzato da turisti e residenti.
“E’ stato l’allora sindaco Salvatore Lombardo a convincerci a farlo quando ancora nessuno aveva inaugurato questa modalità degli spazi esterni – dicono Onofrio Arco e Giuseppe Sciacca – impegnandosi anche ad offrirci gratuitamente il suolo pubblico, perché aveva intuito la grande attrattiva per i clienti”.
Un lungo cammino, quello del ristorante marsalese, che ha attraversato, come tanti altri settori, durante il periodo pandemico, un momento di difficoltà.
“I nostri clienti affezionati non ci hanno mai abbandonato – confermano – e qualcuno ha addirittura lanciato l’idea di aprire un conto dedicato per raccogliere fondi per sostenerci durante il Covid. Un momento buio che ha avuto un solo risvolto positivo – continuano, per sdrammatizzare – dopo 40 anni, finalmente, abbiamo pranzato a casa, in famiglia, il giorno di Natale”.
Per festeggiare degnamente l’importante traguardo, la Trattoria Garibaldi, ha pianificato, assieme all’Associazione Cultuale ‘Ciuri’, presieduta da Filippo Peralta, tre iniziative in cui apre le porte alla città.
In piazza Addolorata, nei mesi di febbraio, maggio e settembre, rispettivamente con la Sagra di Carnevale, quella del Tonno Rosso e quella del Cous cous, si potranno degustare le pietanze tipiche della Trattoria e della gastronomia siciliana.
Il primo evento si svolgerà dal 17 al 19 febbraio.
Il 12 febbraio – data esatta del compleanno della Trattoria, fondata nel 1963 – alle ore 19 al Teatro Comunale ‘Sollima’ si terrà uno spettacolo musicale prodotto dall’Associazione ‘Ciuri’ dal titolo ‘ I – ’. Si tratta di una performance corale con Laco La Commare in voce, Gianfranco Parrinello al pianoforte e Graziano Tumbarello al sax, per interpretare i successi più noti del cantautore con un omaggio alla carriera.
I biglietti al costo di 10 euro sono in prevendita sono in prevendita presso la Trattoria Garibaldi.
Una meta importante quella dei 60 anni di attività, che i titolari desiderano dedicare alla loro città. “Con un ringraziamento speciale ha chi ha sempre creduto in noi. E speriamo di poter realizzare un altro sogno. Quello dei 100 anni di attività”.