Oggi, ventuno giugno, è il solsitizio d’estate. È il momento in cui l’emisfero boreale determina il passaggio dalla primavera all’estate e che coincide con il giorno più lungo dell’anno. Il dì successivo sarà più corto e così via fino al 21 dicembre, quello più breve che sancisce l’inizio dell’inverno. Dopo i tre anni pandemici, l’emergenza è stata dichiarata terminata dall’OMS il 5 maggio scorso, data che ci rammenta anche l’estinzione di Napoleone Bonaparte, non proprio un passante della storia. Grazie alle vaccinazioni sono state salvate, solo in Europa, oltre un milione di vite. Il virus rimarrà con noi, non è morto, ma abbiamo tutti gli strumenti per gestirlo come facciamo con l’influenza. Sono tornate le relazioni sociali scevre dalla paura infettiva, anche esiziale. Senza retorica è stata una primavera di speme, propedeutica ad un’estate che metta al centro dell’azione umana l’istruzione, la solidarietà i diritti civili e l’amore in tutte le declinazioni e senza discriminazioni. Buona Estate.
Vittorio Alfieri