A difesa dell’Occidente e della libertà. È lo slogan in ossequio al pensiero di Oriana Fallaci, della manifestazione di solidarietà agli israeliani organizzata dalla Lega la scorsa settimana. Sorvolando sulla ‘debacle’ del raduno, anche se l’esigua partecipazione obbliga ad una riflessione, che probabilmente l’aggressione ad ‘occaso’, dell’agire e dello scegliere non è percepita dalla gente, perché fanatismo e terrorismo sono, purtroppo, fisiologici in democrazia. Per Salvini l’obiettivo è “due popoli, due Stati”, che da 75 anni fallisce miseramente, ma in pace e senza bunker. “Non ne possiamo più di vedere bimbi e donne che soffrono di qualsiasi luogo, il problema non è l’Islam, è l’estremismo e il terrorismo islamico piaga di questo secolo”, commenta, “una piazza aperta, non militante, non di partito con tante bandiere di Israele, un paese che ha il diritto di esistere senza se e senza ma”. Il sapore amaro di questo conflitto, fuori dal politicamente corretto è che una parte dell’Occidente li ha perseguitati, poi anche i sovietici lo fecero, e sterminati gli ebrei furono “risarciti” dopo la seconda guerra mondiale a discapito dei Palestinesi, concedendo la ‘terra promessa’ contemplata da Torah e Bibbia. “Salvini ha scelto di fare questa manifestazione mettendoci la faccia”, ha detto Massimiliano Fedriga guida del Friuli-Venezia Giulia, parlando dal palco.”I silenzi e l’indifferenza che stiamo vedendo in questi giorni rispetto al massacro di civili voluto da terroristi di Hamas in Israele sono inaccettabili, nessun governo democratico può accettare che vengano perseguitati volutamente dei civili e sgozzati dei bambini, e che questo comporti silenzio e giustificazionismo”. Indiscutibile, nessun esecutivo di diritto esercita la vendetta. Proprio la giustizia difende l’Occidente e la libertà. La protezione invocata appartiene a tutti, deve essere universale.
Vittorio Alfieri