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sabato, Novembre 23, 2024

Voto di scambio a Petrosino, 700 euro per 7 voti

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700 euro per 7 voti, sarebbe questa la somma ricevuta da Marco Buffa per le amministrative di Petrosino del 2022.

Lo si apprende quando il legale Nicolò Clemenza che assiste Michele Buffa, chiedendo spiegazioni su un errore di trascrizione dal siciliano all’italiano su “iddu/iddri” e “ci detti/ci dettimo”, emergeva che Marco Buffa quando veniva ascoltato, riferiva che Michele Buffa aveva consegnato la somma a Velia Zichittella.

In realtà, in una intercettazione ambientale della casa circondariale dove Marco Buffa è detenuto, lo stesso, conversando con la moglie dice “C’è quella signora a cui ho dato da mangiare, a fare e dire, quella subito viene” e “io con lui sono andato a prendere i voti alle case popolari, con lui, con questo signore, quello viene subito a testimoniare”, e ancora “Ci dicu, iti puru ddroco e vi ite a informare, sette voti garantiti, ce li abbiamo tolti e ce li abbiamo tolti a Marcella Pellegrino per prenderli noi e il signore ha preso 700 euro. Poi ha preso altri 250 euro e me li ha dati e io non li ho voluti i soldi, però avevamo tutti il ristorante pagato da questo signore”.

Alla domanda dell’avvocato Clemenza al teste Comandante Vito Cito, se gli risultasse se il suo assistito Michele Buffa avesse consegnato la somma di 700 euro a Velia Zichittella, la risposta è stata “Non che io sappia”, specificando che Michele Buffa non ha mai interloquito con Velia Zichittella e che quando Marco Buffa parla di somma di soldi ricevuta (“soldi chi mi dettero pi l’elezione”), si riferisce alla coalizione dell’attuale primo cittadino petrosileno Giacomo Anastasi, allora candidato a sindaco di Petrosino con la lista Alternativa per Petrosino.

Il Comandante Cito conferma che Velia Zichittella è la stessa persona indigente che abita alle case popolari di San Giuseppe di cui parla Marco Buffa nell’ambientale con la moglie.

Emergono due nomi di due soggetti non identificati nel corso di una conversazione tra Marco Buffa e Velia Zichittella, Massimo e Giovanna “nipote di un mio carissimo amico, qua con me sta parlando”, lo dice Marco Buffa quando mette in viva voce una telefonata dicendo “Senti qua, sono qua con un politico, ora gli faccio avere altri 5 voti, ora io metto in viva voce e tu mi dici che ti servono 50 euro per andare a fare un po’ di spesa che siamo digiuni, in modo a fare e dire, e tu ci devi dire rovinata sono ma ci sono 5 voti. Io a disposizione, Marco per te questo e altro”, e successivamente sempre Marco Buffa “Dov’è, dove se n’è andato Massimo”. Il politico, dice il Comandante Cito, non è stato identificato, con l’opposizione dell’avvocato Luisa Calamia che assiste Marco Buffa, in quanto non si evince da nessuna parte che “Massimo” sia un politico.

Nel corso dell’udienza di oggi 15 novembre che si è svolta nell’aula Borsellino del Tribunale di Marsala davanti alla Presidente del Collegio Alessandra Camassa, sono stati ribaditi fatti che erano emersi nelle scorse udienze, come per esempio il tentativo di estorsione di Marco Buffa nei mesi di novembre e dicembre 2021 in danno di Michele Buffa e Nicolò Vinci, rispettivamente Consigliere e Presidente di Cantine Europa; l’incontro a casa del suocero di Marco Buffa per il quale il Comandante Cito aveva precedentemente dichiarato che dalla visione dei filmati si vede entrare e uscire Michele Buffa dalla stradella ma di non sapere se Michele Buffa si fosse intrattenuto; il fatto che Michele Buffa non rispondeva alle chiamate telefoniche di Marco Buffa; l’incontro tra Velia Zichittella e Marcella Pellegrino alla quale Zichittella avrebbe negato il proprio sostegno perché, a sua detta, i voti li dava a chi “le dava da mangiare”, a “chi le faceva la spesa” e, testuali parole, “io oggi la spesa l’ho fatta grazie a Marco Buffa”.

Non ci sarebbero stati riscontri sulle dichiarazioni di Marco Buffa su Miccichè (Impiccichè, candidato consigliere nella lista Libertà per Petrosino della candidata a sindaco Marcella Pellegrino -lo specifica l’avvocato Clemenza- che avrebbe cambiato “cavallo” nottetempo votando Anastasi.

L’avvocato Clemenza rinuncia all’audizione dei testi Leonardo Caradonna, Antonino Maltese, Velia Zichittella, Andrea Fabrizio Alagna e chiede di poter ascoltare il primo cittadino petrosileno Giacomo Anastasi, il maresciallo Nicola Adamo, Andrea Vanella, Giuseppe Pipitone, Nicolò Vinci. L’avvocato Luisa Calamia, difensore di Marco Buffa, ha prodotto documentazione -che è stata ammessa- riguardante la certificazione del calendario degli incontri avvenuti tra elettori e candidati a sindaco, e dei comizi.

Rosalba Pipitone

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