Venerdì 17 novembre è stata inaugurata al Convento del Carmine di Marsala la mostra, retrospettiva di pittura, del marsalese Attilio Patito, presso la sala Cavaretta. La pittura dell’artista è il linguaggio dei segni e delle immagini, che proietta verso temi universali come la poesia, il vero, valori senza tempo che appartengono a tutti. Nei paesaggi delle sue opere vivono colori naturali e solari della Sicilia più autentica, colori pieni e compatti, con particolari effetti di luce.
Attilio Patito scopre la sua passione a 28 anni, quando nel 1971 incontra il pittore Nino Consoli. Lascia quindi gli studi universitari e intraprende quelli artistici all’Accademia Tiberina di Roma, dove si diploma nel 1977. Ha al suo attivo oltre 35 mostre personali e circa 180 partecipazioni a collettive regionali, nazionali e internazionali. Nel 1986, in una personale di successo scriveva di lui Leonardo Sciascia: “Attilio Patito è un artista contemporaneo che ha al centro della sua arte il bisogno di tornare e ritornare al principio della forma e della comunicazione. L’artista impiega dei supporti specifici, dei simboli pittorici che vivono in un racconto pittorico”.
Opere dell’artista arricchiscono numerose collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero. Sarà possibile visitare la mostra fino al 28 novembre.