Si è svolta oggi 5 marzo, nell’aula Borsellino del Tribunale di Marsala, davanti al Presidente del Collegio Vito Marcello Saladino, udienza che vede imputati 8 dei 35 presunti mafiosi e fiancheggiatori coinvolti nell’operazione Hesperia che il 6 settembre 2022 aveva riportato in carcere fedelissimi del boss Matteo Messina Denaro come Francesco Luppino -dopo aver scontato una lunga condanna per mafia- e inferto un duro colpo alle famiglie mafiose di Marsala, Mazara del Vallo e Campobello di Mazara.
Le accuse contestate a vario titolo sono associazione di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti (nelle aste al Tribunale di Marsala), reati in materia di stupefacenti, porto abusivo di armi, gioco d’azzardo e altro, tutte aggravate dal metodo e dalle modalità mafiose.
Imputati del processo sono Filippo Aiello, Lorenzo Catarinicchia, Vito De Vita, Stefano Putaggio, Antonino Lombardo, Riccardo Di Girolamo, Nicolò e Bartolomeo Macaddino.
Le parti civili riguardano i comuni di Castelvetrano e Campobello di Mazara, l’associazione Codici, Michele Buffa (Cantine Europa), Possente Antiracket Trapani, l’associazione Antiracket Alcamese, e la Verità vive di Marsala.
Nel corso dell’odierna udienza sono stati ascoltati i testi V.G., C.A. e G.M.
V.G. riferisce di conoscere i Macaddino in quanto dipendente (addetto alle vendite) dal 2017 dell’azienda di proprietà di Nicolò e Bartolomeo Macaddino che tratta prodotti ittici con vendita all’ingrosso a Mazara del Vallo. V.G. entra in contatto con R. I. Q., commerciante anch’egli in prodotti ittici in un’azienda che ha sede a Porto Empedocle, per mezzo di Vito Gaiazzo (ritenuto membro della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo a cui era stata contestata estorsione ai danni dell’imprenditore empedoclino) per fini lavorativi, tant’è che R. I. Q. effettua nel 2020 tre ordini presso l’azienda dei Macaddino.
V.G. asserisce che delle tre fatture, tutte e tre importo di circa 6-7 mila euro ciascuna, due sono state saldate, e la è terza rimasta insoluta nonostante i ripetuti solleciti. Il teste C.A., ragioniere contabile dell’azienda dei Macaddino dal 2021, conferma quanto detto da V.G.: solo l’ultima delle tre fatture è insoluta.
Per quanto riguarda l’ultima teste, G.M., afferma di essere convivente con Lorenzo Catarinicchia da 14 anni, di non conoscere Riccardo Di Girolamo ed esclude che all’interno della propria abitazione, in sua presenza, Catarinicchia e Di Girolamo possano essersi incontrati.
Rosalba Pipitone