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Marsala
giovedì, Gennaio 30, 2025

Firmato a Marsala il protocollo d’intesa tra tre fortificati del Mediterraneo meridionale: un passo in più verso il riconoscimento Unesco

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Si dice che il sole baci i belli, ma se questa affermazione non è confortata da alcune prova è invece un fatto acclarato che lungo la Sun Belt, una cosiddetta “fascia del sole” che si situa all’incirca intorno al 38esimo parallelo, il nostro astro eserciti una particolare azione. Proprio lungo questa striscia di terra benedetta si coltivano da molti anni vigneti che danno vita a prodotti unici, i vini fortificati. Parliamo di Sherry, Samos, dei celeberrimi Porto e Madeira, e del nostro Marsala.

Ognuno con caratteristiche uniche e specifiche, questi vini sono accomunati dall’essere ottenuti con un procedimento analogo: ai prodotti viene aggiunta acqua vite che ne aumenta il grado alcolico, per una migliore miscelazione ed elevazione nel tempo. Spaziano dal giallo oro, al bruno scuro, passando per tutte le tonalità dell’ambra, e sono tutti vini dall’intenso carattere. Le singole personalità sono multiformi e sfaccettate, ma si ritrovano in un’allure condivisa di mediterranea sensualità: del resto proprio la cintura del Mediterraneo meridionale è il luogo dove è nata la civiltà occidentale.

Dopo un lungo percorso, grazie ad un’iniziativa promossa dalla Regione Sicilia, dai Paladini del vino, dall’Unesco di Marsala, il Comitato Cittadino, Miglioriamo Marsala, e fortemente sostenuta da Baglio Oneto, realtà dove si produce un ottimo vino marsala, è stato ufficialmente firmato alla Cantina Pellegrino di Marsala un protocollo d’intesa che apre la strada a una collaborazione unica tra produttori di diversi paesi. A firmare un documento comune sono stati tre rappresentanti dei vini fortificati: il Consorzio dei vini Marsala, il consorzio dei vini Samos della Grecia e quello di Jerez de La Frontera in Spagna, per il vino Sherry. L’obiettivo di Italia, Grecia e Spagna è quello di valorizzare vini leggendari e territori straordinari, simboli di un patrimonio enologico inestimabile, un primo passo verso l’ottenimento di un riconoscimento da parte dell’UnescoBaglio Oneto dei Principi di San Lorenzo***** LUXURY WINE RESORT è in prima linea nel progetto, essendo un modello dell’archeologia della Vitivinicultura della provincia di Trapani, essendo stato all’uopo edificato nel XVIII° secolo, che rispecchia in pieno la filosofia di gestione dello splendido resort incastonato in una florida azienda agricola. Proprio qui è nata l’idea di questa importante iniziativa, insieme ai Paladini dei vini di Sicilia, al Comitato cittadino, Miglioriamo Marsala, e all’Unesco di Marsala. Il formale avallo dell’Unesco è un modo per garantire la valorizzazione e la sostenibilità di un prodotto che ha segnato in tanti modi la storia del territorio, che è ancora un pilastro dell’economia locale e racchiude in un certo senso l’essenza di questa parte di Sicilia, il Genius loci, le stesse tecniche e i saperi necessari per la procedura di fortificazione dei vini sono parte del patrimonio immateriale, e simbolo della storia vitivinicola siciliana.

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