Nino Oddo torna a parlare dello scandalo sul ritardo dei referti che ha travolto l’Asp di Trapani. “Vedo riscontri positivi al mio appello a scendere in piazza a Trapani sul tema della sanità. Non per chiedere la testa di qualcuno, ma per esprimere solidarietà alle vittime di questo scandalo e per rivendicare il diritto dei siciliani alla salute. Forze sindacali, partiti, associazioni, singoli cittadini, tutti insieme senza bandiere. Credo che nelle prossime ore ufficializzeremo la data. Da mesi sono in prima fila in questa battaglia che mi vede coinvolto come politico, come malato e come trapanese” – queste le sue parole – “Non cercavo teste da tagliare, ma la dignità a mio parere avrebbe dovuto indurre chi ricopre ruoli apicali a fare un passo indietro. Io lo feci quando nel 1993 fui inquisito per una vicenda che mi riguardava come amministratore del comune di Erice. Mi dimisi e rientrai in campo solo quando assolto e ripagato simbolicamente dallo Stato, potei riprendere il mio percorso politico. In questa vicenda invece questa sensibilità non si è manifestata, anzi si è cercato di innescare uno scarica barile vergognoso. Ora la battaglia continua per il diritto alla salute dei trapanesi e dei siciliani. Faremo una manifestazione pubblica aperta a tutti, senza bandiere di partito, per dare voce ad una comunità che invece di puntellare i potenti, sa esprimere solidarietà ai deboli, a chi ogni giorno per problemi di salute si rivolge alla sanità pubblica. E sopratutto terremo alta la guardia e i riflettori accesi sulla qualità dell’assistenza sanitaria in una terra splendida, ma purtroppo ancora pervasa da contraddizioni”.
Nino Oddo sullo scandalo della sanità in provincia di Trapani: “Scendiamo in piazza”
