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venerdì, Novembre 22, 2024

Un anno se ne va e un altro arriva. La protagonista è sempre la speranza.

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2speranzaIl tramonto del 2019 è stato brutto, bruttissimo. Hanno fatto il giro del mondo le immagini della reazione del Papa in piazza S. Pietro nel tardo pomeriggio di S. Silvestro, dopo il te deum, inno di ringraziamento di lode a Dio per l’anno che si stava spegnendo, il vescovo di caput mundi in piazza per ammirare il presepe plastic free donato dal Trentino Alto Adige, rivolgendosi alla folla che lo acclamava, porgeva la mano destra, la quale veniva tirata da una donna. The pope reagiva schiaffeggiando la mano della signora proferendo “ehi la mano”, allontanandosi dolorante e stizzito. L’alba del 2020 in modo molto peggiore. A Venezia durante i festeggiamenti del nuovo anno, l’ex parlamentare di LeU, Arturo Scotto, chiedendo ad un gruppo di persone di smetterla d’inneggiare al duce, veniva aggredito e un ragazzo che cercava di aiutarlo veniva pestato. Nell’ascolano un ragazzo uscito all’aperto per dare il benvenuto al 2020 con i maledetti fuochi d’artificio: alcune scintille hanno appiccato un piccolo incendio, nel tentativo di spegnerlo mette un piede in fallo, cade nel vuoto per diversi metri e decede. La mattina di capodanno ci allieta con il concerto della filarmonica di Vienna e la tradizionale marcia di Radetzky, al ritmo del battimani. Un altro concerto proprio nella città lagunare, al teatro La Fenice, mattatrice la musica di G. Verdi e finale con il Brindisi “libiamo né lieti calici”. La mattinata ha avuto il suo clou, quando Jorge Mario Bergoglio affacciandosi dalla finestra del suo studio per l’Angelus, ha fatto ammenda del suo comportamento e ha chiesto scusa alla donna in mondovisione. Speriamo bene.                    Vittorio Alfieri

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