Archè. Vocabolo greco che significa “principio, origine”, adoperato da Anassimandro per designare il principio di tutte le cose. Esso costituisce l’obiettivo principale delle ricerche dei primi filosofi greci, alcuni dei quali lo individuano in un unico elemento -acqua, aria, terra, fuoco- mentre altri in una pluralità di elementi. Alle quattro componenti fanno riferimento tutte le cosmogonie.Il filosofo e scienziato greco è il rappresentante della scuola ionica, immediatamente successivo a Talete; mentre questi pone come principio dell’universo una delle tante realtà particolari dell’universo stesso (l’acqua), per Anassimandro il principio è infinito ,per altri filosofi in principio era il Caos, da esso la nascita degli dei, ma siamo nella mitologia. Anassigora nella sua teoria affermò l’indifferenziata materia originaria e da essa il principio dell’infinito. Molti filosofi si sono interrogati sul concetto d’infinto. L’ Astrazione cristiana lo indica in Dio e per 2,4 miliardi di anime e la sua dottrina e lui l’origine di tutto. Per la comunità scientifica la più accreditata teoria dell’origine è il Big Bang. La pandemia paradossalmente ci da l’opportunità di rinascere e in un mondo ideale quest’ultima dovrebbe portare uguaglianza nei diritti, nelle opportunità, nella solidarietà e in un’ equa distribuzione delle risorse. È indubbio che il modello economico vincente, anche durante la pandemia, è il capitalismo finanziario, ma l’epoca che stiamo vivendo ha espresso tutte le nostre fragilità. In ragione di un guadagno superiore ha trovato il depauperamento della nostra sanità, ritenuta tra le migliori del pianeta, ma che si è trovata in alcune circostanze a dover decidere tra la vita e la morte, come sta accadendo in Inghilterra dove è stata fatta la scelta sanitaria di sacrificare la classe più debole, gli anziani. È lapalissiano, necessita un nuovo archè etico, morale e comportamentale.
Vittorio Alfieri