Calco la scena politica siciliana da un po’ di tempo, ma mai avevo assistito, almeno nel fronte del centrosinistra, ad una campagna elettorale come l’attuale. Dico “assistito” perché innanzitutto come socialisti ci e’ stato di fatto impedito di partecipare con i nostri candidati, in quanto la lista del presidente alla quale ci era stato chiesto di aderire e’ stata inopinatamente ritirata a 48 ore dalla presentazione delle liste. Pur privi di una nostra presenza diretta, il Psi avrebbe comunque voluto sostenere la candidata presidente della coalizione, Caterina Chinnici. Persona amabile mi dicono, ma che come buona parte delle forze alleate non abbiamo avuto finora il piacere di incontrare fisicamenre, né prima né durante questa stranissima campagna elettorale. Alla data attuale apprendiamo dalla stampa che ha fatto una sola uscita pubblica in occasione della venuta del suo segretario Enrico Letta. Ci consola il fatto che alla manifestazione semiclandestina a non essere invitato non sia stato solo il Psi, ma nessuna forza politica alleata. Ci confortano comunque le parole usate dal segretario del Pd: la chinnici sarebbe, secondo i sondaggi in suo possesso, ad una incollatura dal candidato del centrodestra. Che Letta abbia ragione e la strategia della Chinnici sia vincente? A questo punto consiglierei di insistere. Se rimane a casa anche per questi ultimi 15 giorni, non solo la Chinnici e il centrosinistra potranno clamorosamente vincere nelle regionali in Sicilia, ma forse trainare la coalizione anche alle concomitanti elezioni politiche. Andrebbero in questo caso riscritti tutti i manuali di tecnica elettorale, da Max Weber in poi…