Undici Maggio. Al mese mariano sono molto legati gli abitanti di Marsala e non solo per la devozione alla mamma di Gesù. È una data rammentata per due eventi che videro protagonista la città. Il primo, in ordine cronologico, fu lo Sbarco dei Mille con lo scopo di riunire l’Italia. Se sia stato un fatto positivo o negativo per il meridione sarebbe da valutare attentamente, ma questa è un’altra storia. Quella che si racconta è che la classe dirigente politica marsalese decise di costruire un monumento a futura memoria. L’architetto Emanuele Mongiovì ne fu il progettista e il direttore dei lavori. Fu costruita la base grazie al primo finanziamento di 1 miliardo e 200 milioni di lire. Bettino Craxi in persona, nel giugno 1986, pose la prima pietra di quel grandioso Monumento ai Mille, da realizzarsi in fondo a via Scipione l’Africano. Senz’altro Craxi avrebbe procurato gli altri fondi, sollecitato dal suo amico, il senatore Pietro Pizzo. Come si è conclusa la vicenda è noto. Oggi a Sala delle Lapidi viene esposto il plastico originario. Il ricordo dei marsalesi corre innanzitutto a quel giorno di 80 anni fa, quando oltre mille civili persero la vita nel corso del bombardamento aereo della seconda guerra mondiale. Una giornata luttuosa che valse la medaglia d’oro al valore civile.
“APRILE-MAGGIO 1943”
CON ANIMO FIERISSIMO RESISTETTE IMPAVIDA
ALLE OFFESE DELLA GUERRA, SOPPORTANDO
RIPETUTI BOMBARDAMENTI CHE CAUSARONO
LA PERDITA DELLA MAGGIOR PARTE DEL SUO
PATRIMONIO EDILIZIO E LA MORTE DI OLTRE 1000 CITTADINI.
LA POPOLAZIONE TUTTA SI PRODIGÒ CON
GENEROSITÀ PER LA CURA DEI FERITI, DEGLI ORFANI, DEI SENZA TETTO.
GRONCHI
Vittorio Alfieri