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venerdì, Novembre 22, 2024

Memoriale Portella della Ginestra, la dichiarazione di Interesse culturale

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Con la dichiarazione di Interesse culturale dell’Assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato, La Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo avvia l’iter del procedimento per la tutela del Memoriale di Portella della Ginestra, prima opera in Italia riconosciuta come “land art”, progettata e realizzata tra il 1979-1980 dal pittore e scultore Ettore de Conciliis, con la collaborazione del pittore Rocco Falciano e dell’architetto Giorgio Stockel.

A lanciare la proposta erano stati la Cgil Palermo e l’associazione “Portella della Ginestra”, ritenendo il Memoriale un luogo da preservare e da far vivere per continuare a esercitare l’impegno civile e le lotte per il lavoro e i diritti.

L’opera è stata realizzata tra il monte Pizzuta e la sottostante strada provinciale che collega Piana degli Albanesi con San Giuseppe Jato e San Cipirello, nel pianoro sassoso nel quale si è verificato l’eccidio del primo maggio 1947 dove, mentre circa duemila lavoratori si erano riuniti per festeggiare la vittoria della coalizione tra PSI e PCI, la banda del brigante Salvatore Giuliano improvvisamente ha sparato sulla folla ferendo ventisette persone e assassinandone undici, i cui nomi sono scolpiti in uno dei massi del Memoriale.

Il “sasso di Barbato” è posto in memoria del socialista italo-albanese Nicola Barbato fondatore e dirigente dei Fasci siciliani dei lavoratori a fianco dei contadini e braccianti della comunità di Piana degli Albanesi.

Nel corso degli anni, il Memoriale, oltreché luogo della memoria, è divenuto uno spazio pubblico dove ogni anno viene rinnovato l’impegno a manifestare per i diritti dei lavoratori.

Il progetto di restauro e valorizzazione dell’opera, esposta per oltre quarant’anni agli agenti atmosferici e agli assestamenti del terreno, è stato redatto dall’architetto Alessandro Di Blasi, prevede sei mesi di lavori e un costo di 600.000 euro.

Fa un ulteriore passo in avanti il Presidente della Commissione regionale d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia Antonello Cracolici, affinché il Memoriale sia riconosciuto bene simbolo dell’intera nazione.

Rosalba Pipitone

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