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venerdì, Novembre 22, 2024

Processo contro Ilaria Mura, l’esame dell’imputata

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Si è svolta ieri 23 giugno l’udienza del processo contro Ilaria Mura che ha previsto l’esame dell’imputata.

Secondo la Procura di Marsala che l’ha citata a giudizio davanti al giudice onorario Bruno Vivona dopo la riapertura delle indagini sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone – la bimba mazarese scomparsa a Mazara del Vallo il primo settembre 2004- la giornalista Mediaset avrebbe avvisato Gaspare Ghaleb, ex fidanzato della sorellastra della bambina Jessica Pulizzi, della presenza di microspie a bordo della sua macchina.

Secondo il P.M. Calò, pubblica accusa in giudizio, il 17 giugno 2022, la Mura avrebbe messo a conoscenza Ghaleb di essere intercettato, esortandolo ad allontanarsi dall’auto in cui erano piazzate le cimici; suggerimento che il giovane avrebbe raccolto e il dialogo, registrato dagli inquirenti a insaputa dei due, fu parzialmente registrato. Il 18 giugno scorso, inoltre, salendo in macchina, Ghaleb avrebbe detto ad alta voce parole di scherno verso le forze dell’ordine in modo che chi lo intercettava sentisse.

Ghaleb era già stato già condannato per false attestazione al Pubblico Ministero nel processo sul sequestro in cui era imputata Jessica Pulizzi (assolta da ogni accusa in via definitiva); la posizione di Ghaleb veniva chiusa con la prescrizione in appello.

Si sono costituiti parte civile al processo contro Ilaria Mura, Piera Maggio -presente in aula, Pietro Pulizzi e Kevin Pipitone.

L’avvocato Giacomo Frazzitta, difensore delle parti civili, ha chiesto l’acquisizione al fascicolo del dibattimento l’estrazione da telefono cellulare della relazione del consulente di parte dott. Pietro Indorato, nonché la pendrive contenente anche il video del 17 giugno 2021 cui avevano fatto riferimento Piera Maggio e Pietro Pulizzi nella scorsa udienza nel corso della loro deposizione, e la copia forense della documentazione che attesta la veridicità dell’estrazione nel rispetto delle procedure.

L’esame dell’imputata è stato chiesto sia dal difensore della parte civile che dal difensore dell’imputata.

L’imputata dichiara di aver conosciuto Gaspare Ghaleb in qualità della sua professione di giornalista, di averlo incontrato due volte nella stessa circostanza in due giorni consecutivi quando lavorava come bagnino all’Hotel Baglio Basile di Petrosino, e nella circostanza in data 17 giugno 2021 quando qualche mese prima furono riaperte le indagini sul caso giudiziario di Denise Pipitone che vide indagati Anna Corona, Giuseppe Della Chiave posizioni successivamente archiviate, e un lungo interrogatorio di circa sei ore proprio allo stesso Ghaleb.

Dopo la prima circostanza in cui avvennero due incontri, la Mura incontra Ghaleb per un’intervista, il 17 giugno 2021, accanto ai piloni della sopraelevata del lungomare Fata Morgana (Tonnarella).

È in questa ultima circostanza che la Mura avrebbe avvisato Ghaleb della presenza di microspie nella sua auto; la Mura nega di aver saputo che Ghaleb era sottoposto a intercettazione, dichiarazione contestata dall’avvocato Frazzitta che riporta parte delle dichiarazioni della deposizione di Ghaleb quando riferì che “la Mura mi ha fatto palesemente capire che avevo la macchina sotto controllo”, e mettendo in evidenza come la Mura fosse venuta a conoscenza del teste riservato che aveva dato indicazioni per fare ispezionare la casa di Anna Corona presentandosi sotto la sua abitazione, e di notizie di cui veniva a conoscenza ancor prima di tutti gli altri colleghi.

Ghaleb ripete in buona sostanza le stesse cose parlando con una persona di sesso femminile dopo essersi congedato dalla Mura dove, in una intercettazione ambientale della Procura, si sente dire alle 20:18 “la giornalista … (incomprensibile) cimici”, e alle 21:08 quando manda un messaggio a un amico con lo stesso tenore dei discorsi sopra citati.

In realtà, nei brogliacci degli uomini della PG, dopo aver ascoltato le intercettazioni, non si fa il nome della Mura, ma è pur vero che quel giorno e a quell’ora con Ghaleb c’era Ilaria Mura e per tal ragione, il difensore delle parti civili ha chiesto al giudice la trascrizione dei brogliacci e la perizia sulla voce della Mura per una comparazione con quella che si sente nell’intercettazione.

La Mura riferisce al Pubblico Ministero di aver inviato alla redazione l’audio integrale dell’intervista a Ghaleb del 17 giugno 2021, nonostante ci sia stata la contestazione di un presunto taglio.

Alla domanda dell’avvocato Frazzitta e del giudice sul perché Ghaleb, essendo intercettato dall’11 maggio e non avendo mai parlato di cimici fino alla data del 17 giugno, quella dell’incontro con la Mura, avrebbe parlato di cimici solo dopo il loro incontro e quale era la spiegazione che la stessa giornalista avrebbe potuto dare, la Mura riferisce di non saperselo spiegare dato che i loro discorsi erano incentrati sul caso Denise, specie sul suo stato d’animo e di averlo visto addirittura più preoccupato nel corso di queste ultime indagini rispetto a quelle di allora.

La Mura nega anche di aver detto a Ghaleb che la fonte delle proprie informazioni è Antonino Maiale, l’allora appuntato dei Carabinieri che si ritrovò sul parabrezza dell’automobile un biglietto che invitava i Carabinieri a desistere dalle indagini, al punto che i familiari degli stessi militi furono sottoposti a discreta sorveglianza per paura di ritorsioni.

Rosalba Pipitone

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