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domenica, Novembre 24, 2024

Airgest, per la prima volta in utile. La semestrale chiude con più 96 mila euro

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Il presidente Salvatore Ombra: «Un traguardo inseguito per tre anni, importante come il boom del traffico dei passeggeri»

Airgest, società di gestione dell’aeroporto civile Vincenzo Florio, ha concluso i lavori di predisposizione del bilancio semestrale 2023, chiudendo, per la prima volta nella sua storia, con un risultato netto positivo pari a 96,8 mila euro e con un Ebitda, margine operativo lordo, di 253 mila euro. Tutto ciò, di fronte ad un transito, al 30 giugno, di 534.032 passeggeri, con un incremento sul 2022 del 47.5%, e con 3.852 movimenti, in crescita del 11.6% sull’esercizio 2022.

«La verifica di tutti gli aggregati di costo e di ricavo – spiega il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – danno evidenza di come il percorso intrapreso a ridosso della pandemia, poi bruscamente interrotto e ripartito nel 2021, stia consentendo di raccogliere i frutti da tempo attesi. In pari periodo nel 2022, infatti, il conto economico della società registrava una perdita di circa 1,5 milioni di euro».

I ricavi complessivi della gestione nel corso del 1° semestre 2023, risultano in netta crescita (+54,9%) rispetto al periodo corrispondente. Cui si aggiungono i costanti risultati positivi ed i conseguenti dividendi derivanti dalla gestione della partecipata Tafs srl. I costi della produzione complessivamente sostenuti dal gestore nel corso del periodo in esame, sono in crescita contenuta pari al 6.9% rispetto all’anno 2022, rilevando che gli sforzi in termini di efficientamento e razionalizzazione hanno consentito di appiattire la curva di crescita dei costi variabili e parzialmente variabili, sostenuti dalla società.

«Io, il consiglio di amministrazione e tutta la famiglia Airgest – prosegue Ombra-, siamo estremamente soddisfatti del risultato raggiunto, la prima semestrale in utile della sua storia, certamente posticipata rispetto alla previsioni del nostro originario piano di risanamento, redatto in epoca pre-pandemica, ma che già da tempo ci ha visti intervenire su numerosi asset di redditività, sia aviation che no-aviation, rivedendo integralmente le tariffe per i servizi resi, gli accordi con i sub-concessionari commerciali, ed introducendo nuovi rami di business, che in combinato disposto con i volumi di traffico attesi e con l’imprescindibile supporto del nostro azionista la Regione Siciliana, stanno consentendo nell’esercizio in corso di raggiungere risultati inediti. Queste premesse ci consentiranno di traguardare il tanto auspicato e perseguito utile di bilancio al termine dell’esercizio 2023, dopo aver dimezzato le perdite nel 2021 e nel 2022».

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