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sabato, Novembre 23, 2024

Seconda udienza del processo per voto di scambio a Petrosino

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Era l’alba dell’otto marzo 2023 quando veniva arrestato il consigliere comunale Michele Buffa e indagato l’allora Presidente del Consiglio comunale di Petrosino Leonardo Caradonna per il quale c’era stata anche una perquisizione nella propria abitazione, e la notifica dell’avviso di garanzia per il reato scambio elettorale politico-mafioso. L’operazione dei Carabinieri aveva portato anche alla notifica di un provvedimento di custodia cautelare in carcere per il petrosileno Marco Buffa –assistito dall’avvocato Luisa Calamia- ritenuto capo decina della famiglia mafiosa locale di Cosa Nostra.

A sostenere l’accusa il P.M. Francesca Dessì della Dda di Palermo.

Nell’indagine, Michele Buffa avrebbe in teoria comprato voti dal capo decina Marco Buffa e sono stati documentati degli incontri tra quest’ultimo e l’allora candidato a sindaco di Petrosino Giacomo Anastasi, mai indagato. Il fatto emergeva da una intercettazione del 24 aprile 2022 –due mesi ancor prima delle amministrative- fra Marco Buffa e la propria moglie dove Anastasi veniva indicato come “il nuovo sindaco”. Ma la bizzarria è che nel corso delle indagini veniva fuori che era stato proprio Michele Buffa ad aver denunciato Marco Buffa per estorsione, denuncia che aveva portato al nuovo arresto di Marco Buffa nel settembre 2021, nell’ambito dell’operazione antimafia Hesperia che gli costò una condanna a 16 anni di carcere, insieme a Piero Di Natale. Le vittime per due tentate estorsioni aggravate in concorso, erano Michele Buffa e Nicolò Vinci, rispettivamente consigliere e Presidente delle Cantine Europa. Marco Buffa aveva altresì intrattenuto incontri con Leonardo Caradonna –indagato ma non arrestato- allora candidato nella stessa lista Alternativa per Petrosino per la candidatura a sindaco di Giacomo Anastasi.

L’escalation di Marco Buffa non si arrestava quando nel maggio 2022 veniva intercettata una telefonata tra Marco Buffa e Velia Zichittella la quale riferiva di aver ricevuto la visita della candidata a sindaco Marcella Pellegrino alla quale negò il proprio sostegno perché, a sua detta, i voti li dava a chi “le dava da mangiare”, a “chi le faceva la spesa” e, testuali parole, “io oggi la spesa l’ho fatta grazie a Marco Buffa”, chiedendo allo stesso Marco Buffa 50 euro, quando lo stesso Buffa mise in vivavoce la telefonata in compagnia di un politico mai identificato, con la promessa di 5 voti che sarebbero potuti aumentare in caso di altri aiuti.

Nel corso dell’operazione veniva indagato anche il cognato di Marco Buffa, Fabrizio Alagna, indagato perchè gli inquirenti hanno ritenuto che avesse assicurato comunicazioni riservate con gli altri indagati. In seguito a questi fatti, il Prefetto di Trapani Filippina Cocuzza disponeva la sospensione di diritto di carica da consigliere comunale per Michele Buffa, e Leonardo Caradonna si dimise da Presidente del Consiglio comunale.

Nel corso dell’udienza di oggi che si è svolta nell’aula Borsellino davanti alla Presidente del Collegio Alessandra Camassa, l’avvocato Nicolò Clemenza, che assiste Michele Buffa -presente in aula visibilmente provato e quasi irriconoscibile- ha rinunciato alla deposizione dei testi Enrico Savalla e Angelo Giuseppe Valenti, ed è stato nominato il perito Giovanni Fontana che accettato l’incarico –a partire dal 3 agosto per sessanta giorni- per le trascrizioni dei colloqui della casa circondariale, materiale che conta due cd contenenti intercettazioni ambientali e telefoniche. L’avvocato Luisa Calamia, che assiste Marco Buffa, si è opposta all’acquisizione di alcuni verbali di sommarie informazioni durante le indagini difensive poste in essere dall’avvocato di Michele Buffa che sono state acquisite solo per essere utilizzate solo nei confronti di Michele Buffa e non di Marco Buffa.

La prossima udienza si terrà ad ottobre.

Rosalba Pipitone

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