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sabato, Novembre 23, 2024

Processo contro Ilaria Mura, escussi tre testi

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Si è svolta oggi 11 marzo nell’aula M del Tribunale di Marsala, davanti al giudice onorario Giorgio Lo Verde, udienza del processo contro Ilaria Mura, la giornalista Mediaset citata in giudizio dalla Procura di Marsala per favoreggiamento personale.

Secondo il P.M. Antonina Alessandra Calò, pubblica accusa in giudizio, il 17 giugno 2022 la Mura avrebbe messo a conoscenza Gaspare Ghaleb -ex fidanzato di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise Pipitone, la bimba mazarese scomparsa il primo settembre 2004- di essere intercettato esortandolo ad allontanarsi dall’auto in cui erano piazzate le cimici; suggerimento che il giovane avrebbe raccolto, e il dialogo veniva parzialmente registrato a insaputa dei due.

Nel corso dell’odierna udienza sono stati escussi tre testi, la giornalista Siria Magri e i due operatori/cameraman della troupe di Quarto Grado Pietro e Vittorio Tumminia (rispettivamente padre e figlio).

La Magri, co-direttore di Videonews, spiega che Quarto Grado è ideato e curato dalla medesima, di essere responsabile del modo come viene data una notizia, che dell’intervista della Mura a Ghaleb veniva informata dal caporedattore ma non veniva nell’immediato reputata interessante tant’è che fu mandata in onda qualche settimana dopo, e di aver visto solo il servizio mandato in onda.

Alla domanda dell’avvocato Giacomo Frazzitta, difensore delle parti civili (Piera Maggio, Pietro Pulizzi, Kevin Pipitone), se conoscesse la fonte della notizia di Anna Corona sottoposta a indagini e alla luce del fatto che Quarto Grado era stata la prima emittente a darne notizia, la Magri afferma di non conoscere la fonte perché spetta al giornalista verificarla e di fidarsi dell’operato dei propri giornalisti.

Vittorio Tumminia riferisce di aver seguito per circa un mese il caso Denise in seguito alla riapertura delle indagini, di aver assistito all’intervista della Mura a Gaspare Ghaleb effettuando riprese all’interno della propria autovettura sotto la sopraelevata nel Lungomare Fata Morgana (Tonnarrella).

A detta di Vittorio Tumminia, l’intervista veniva effettuata in quel luogo perché Ghaleb lavorava in zona, infatti l’auto di Ghaleb era posteggiata nello spiazzale, e rispetto alla posizione dell’auto di Ghaleb, la Mura e lo stesso Ghaleb erano prossimi all’auto e si sono spostati di qualche metro.

Rispetto alla posizione della giornalista e dell’intervistato, la posizione della macchina degli operatori di Quarto Grado era a destra di Ghaleb.

L’audio e le riprese erano di buona qualità ma Vittorio Tumminia non sentiva la frase secondo cui la Mura avvisava Ghaleb di esser intercettato, anche perché concentrato sul buon andamento del servizio e delle riprese.

Vittorio Tumminia asserisce di aver cambiato un paio di volte scheda e batteria della telecamera con la quale stava effettuando le riprese, operazioni che a suo dire hanno implicato un paio di secondi di tagli tra un cambio e l’altro.

Alla fine dell’intervista, Vittorio inviava le registrazioni delle riprese a Mediaset e trasferiva il contenuto nell’hard disk della Mura; conferma inoltre quanto sostenuto dalla Mura, che oltre alle riprese di Quarto Grado, la Mura registrava l’intervista dal proprio telefono, e riferisce di non sapere dove alloggiasse la Mura.

Pietro Tumminia dice di seguire il caso Denise Pipitone dal primo momento della sua scomparsa del 1 settembre 2004 con la propria presenza nel luogo, e ricorda che l’intervista della Mura a Ghaleb avveniva sotto la sopraelevata del Lungomare Fata Morgana.

Come il figlio Vittorio riferisce che la macchina della troupe di Quarto Grado era a destra/di fronte Ghaleb e per tal ragione, Pietro rimane convinto che Ghaleb si fosse accorto della loro presenza tant’è che spesso guardava verso la telecamera.

Pietro Tumminia in buona sostanza conferma quanto detto dal figlio Vittorio, con la differenza di sapere che la Mura alloggiava presso un albergo nella statale SS115 che da Mazara porta a Marsala, di essere andato a prenderla una sola volta (Baglio Basile, lo stesso in cui lavorava Ghaleb, n.d.A.) e di non aver sentito nemmeno lui la frase della Mura dove avvisava Ghaleb di essere intercettato.

Rosalba Pipitone

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