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sabato, Novembre 23, 2024

21 Marzo, giornata della memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. E di una primavera che non venne mai

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Oggi 21 marzo è la giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Dal 1996, ogni anno, una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Recitare i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai. Iniziativa nata nel 1995 dalla volontà di Don Luigi Ciotti, genitore di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, in risposta al dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Uno strazio indicibile e intollerabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome. Si rammenta a paradigma la morte di due anime innocenti a Niscemi – CL- il 27 agosto 1987, Rosario Montalto e Giuseppe Cutroneo, due bambini di 11 e 8 anni, assassinati mentre giocavano davanti casa, durante una sparatoria tra due clan mafiosi rivali. Anche a Marsala esiste a Sappusi il presidio dell’associazione Libera “Vito Pipitone”, contadino e sindacalista ucciso dalla mafia l’8 novembre del 1947 perchè cercava di garantire i diritti essenziali ai braccianti agricoli. Ieri c’è stato l’equinozio di primavera, si è rinnovata la magia delle 12 ore di luce e 12 di buio. Solo nel 2100 la Primavera cadrà di nuovo il 21 marzo. Giovanni Falcone sosteneva che: “La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà una fine”. Nell’attesa della fine, oggi, tutti gli anni e per sempre si aggiornerà la memoria.

Vittorio Alfieri

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